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Modenese

Modenese, conosciuta anche come Bianca Val Padana, è caratterizzata da un mantello color bianco latte con gradazione di grigio nei tori.

La Modenese, o Bianca Val Padana,  un tempo era anche chiamata Carpigiana. Viene ufficialmente denominata "Modenese" nell'Inchiesta Agraria Iacini del 1880. La razza prende il nome dal suo areale di distribuzione che interessava la provincia di Modena estendendosi pure alle province di Reggio Emilia, Mantova, Bologna e Ferrara.
Sembra che questa razza abbia avuto origine da bovini dal manto fromentino (biondo chiaro) simili all'odierna razza Reggiana, incrociati a più riprese con bovini grigi di tipo Podolico, e successivamente selezionati per il colore bianco (oltre che per le altre caratteristiche desiderabili).
Originariamente era una razza a triplice attitudine; di essa si trovano le prime tracce in alcuni documenti della metà dell'800  con una forte concentrazione nella zona di Carpi. Nei primi anni del secolo scorso i Consorzi Zootecnici Comunali  avevano iscritti  e controllavano circa 52000 bovini di questa  razza.
Lo sviluppo della produzione del Parmigiano-Reggiano nel modenese, a cavallo tra ottocento e novecento, si è avuto proprio con il latte di questa razza. Le caratteristiche qualitative del latte di Bianca Modenese lo rendono infatti particolarmente idoneo per la trasformazione in Parmigiano-Reggiano, visto l'ottimo rapporto fra tenore di grasso e di proteine e l'alta qualità della sua caseina.
Negli anni   che vanno dal 1927 al 1940 vi fu la massima espansione della razza con una forte presenza anche nelle province limitrofe: zona di Correggio e Oltrepò Mantovano. In quel periodo funzionavano 20 nuclei di bovini miglioratori con oltre 1000 vacche iscritte. Nel 1935   il Ministero dell'Agricoltura approva gli standard di razza.  Dopo la Seconda Guerra Mondiale ha inizio il progressivo declino  della bianca,  perché gli allevatori ormai si orientano sempre di più verso razze a più spiccata attitudine lattifera.
Oggi la Bianca Val  Padana è ormai da considerarsi  addetta prevalentemente alla produzione di latte particolarmente idoneo e specifico per la trasformazione a Parmigiano Reggiano visto  l'ottimo rapporto   fra il tenore in grasso e in proteine  (1:1) e l' alta frequenza del gene B delle  K caseine in esso contenuti.
Nonostante la pesantezza dello scheletro può comunque vantare produzioni paragonabili a razze specializzate da latte. Oggi una vacca Modenese produce in media circa 5.000 Kg. di latte all’anno con il 3,33 di Grasso e il 3,46 di Proteine. 
Attualmente si conta circa 500 capi iscritti al Registro Anagrafico diffusi essenzialmente in Provincia di Modena, Mantova e Reggio Emilia. La popolazione é considerata in pericolo secondo le categorie di rischio della FAO (1992). 
Rispetto alle razze cosmopolite da latte la Bianca Modenese ha una maggiore rusticità, longevità e fecondità.
La Modenese raggiunge la massima produzione di latte al 3° parto. Le primipare producono dai 15 ai 18 kg di latte al giorno, e le migliori arrivano in seguito a produrne 30-35 kg.
La modenese ha un intervallo di tempo più basso (126 giorni), rispetto alle altre razze cosmopolite, tra il parto e il concepimento, il che permette un numero di parti che va dai 6 ai 10 per l'intera carriera produttiva dell'animale. Ciò implica anche una permanenza in stalla che va dai 7 ai 10 anni (contro i 4 - 5 di Bruna e Frisona) e, data l'alta fecondità e anche rusticità di questi animali, un notevole risparmio sulle spese veterinarie.
In passato la razza era apprezzata per la precocità di sviluppo, per la buona utilizzazione di alimenti anche grossolani e poveri, per la capacità di riprendersi da un cattivo stato di nutrizione dovuto ad annate siccitose o a lunghi e freddi inverni.
Molto rustica ed adattabile, la razza Modenese sfruttava egregiamente le risorse foraggiere di pianura e collina ma era in grado di dare produzioni soddisfacenti accontentandosi dei foraggi più scadenti e fibrosi.
La Bianca Modenese è inoltre rinomata per l'ottima qualità delle sue carni, sapide e ben marezzate di grasso, e per l'alta resa al macello. I vitelloni di Modenese hanno una resa del 58-60%. 
Un vitellone di 18 mesi, allevato al pascolo, pesa circa 380 kg quindi la resa al macello è sui 228 kg e l'incremento medio giornaliero è stimato intorno a 1100 g. Il peso si innalza notevolmente se l'allevamento avviene in stalla: a parità di età, il capo allevato arriva a 550 Kg con rese al macello sui 330 Kg. Anche la carcassa dell'animale a fine carriera dà rese al macello superiori del 5% circa alle razze cosmopolite da latte.
Non è inoltre da sottovalutare la possibilità di produrre vitelli da ingrasso utilizzando il pascolo su terreni marginali di collina e montagna.
Modenese
  • Razza autoctona nelle regioni: Emilia Romagna