BIOdiversità agraria - ZOOtecnia biologica - TECnologie per un’agricoltura sostenibile

Il tacchino di Arquà Polesine

Testimonianze della presenza di tacchino domestici nelle campagne Polesane.

Fonte: http://www.nicolacolazza.it/pubblicazioni/arduin-2018-7-app
Il Castello di Arquà Polesine, costruito prima dell’anno mille, viene ampliato e fortificato nel 1140-1146 dai Duchi d’Este. Il Castello è situato in un’ansa (arquata) da cui il Comune prende il nome.

Attraverso il matrimonio tra i Duchi d’Este e gli Adelardi, signori di Ferrara, le terre del Polesine, con Arquà, passano sotto la dominazione degli Estensi. Dopo varie contese tra il Ducato d’Este e la Repubblica di Venezia (Battaglia del sale), nel 1483 il Polesine diventa dominio veneziano. A partire dal 1505, il Castello, persa l’importanza strategica di fortezza militare, viene venduto dalla Repubblica di Venezia alla nobile famiglia Diedo. Ha inizio così la trasformazione da Castello fortezza in Villa veneta: si sostituiscono parte delle mura perimetrali con le attuali “barchesse”. Gli interni della Villa-Castello vengono abbelliti con importanti cicli di affreschi tipici delle nobili dimore dei veneziani.

Tra gli affreschi del castello risalta la figura di un tacchino che testimonia la presenza dell'animale nell'economia rurale del tempo.

Il tacchino di Arquà Polesine