Sono inutili i concorsi e le mostre senza prestabiliti standards
Deformità del piede e della zampa
1) dito ricurvo – 2) piede d’anitra – 3) garretti in dentro o “ginocchio vaccino” – 4) garretti in fuori o “arti cagnoli” – 5) dita eccessivamente divaricate
Già fin dal 1865 in Inghilterra, allo scopo di dare un significato tecnico alle mostre e ai concorsi avicoli, venne pubblicato a cura di The Poultry Club of Great Britain lo “Standard di eccellenza nelle mostre avicole” che doveva servire da inequivocabile guida per l’allevatore selezionatore e per il giudice di concorsi.
Negli Stati Uniti i “modelli di eccellenza” riguardanti tutte le varietà di pollame furono realizzati poco più tardi: nel 1873.
Per essere efficaci questi standards devono indicare le caratteristiche da cui rilevare tutte o le più importanti peculiarità di ciascuna razza. Devono cioè fornire la descrizione dell’esteriore conformazione del corpo e del comportamento del pollame. Devono inoltre tener conto anche di altri dati come il luogo di provenienza, il pregio economico e così via.
Negli anni ’50 in Italia non esistevano precisi Standard di razza, a parte quelli descritti di Alessandro Ghigi. Secondo Rosanna Grazzani (Centro Nazionale di Studi per la Pollicoltura – Milano) questa situazione rendeva inutili i concorsi e le mostre avicole.
Lo standard non è la perfezione e non è nemmeno un complesso di caratteri definitivi. Lo standard rappresenta il tipo medio. L’allevatore una volta raggiuto il tipo medio, può anche superarlo, apportandovi quei miglioramenti da lui giudicati utili: in questo modo altri allevatori si possono orientare verso questi nuovi obiettivi e migliorare la razza.
Lo standard quindi è un modello mediante il quale si orientano gli allevatori e che segna il punto di partenza per successivi miglioramenti.
Nomenclatura delle parti del corpo
1) barbule – 2) guancia – 3) orecchione – 4) orecchio – 5) ciuffo – 6) occhio – 7) cresta – 8) becco – 9) bargigli – 10) barbetta – 11) collo – 12) penne del collo o mantellina – 13) petto – 14) carena – 15) coscia – 16) garretto – 17) tarsi – 18) sperone – 19) piede – 20) dito medio – 21) terzo dito – 22) quarto dito – 23) quinto dito – 24) piede calzato di penne – 25) garretto da rapace – 26) addome – 27) penne remiganti primarie – 28) remiganti secondarie – 29) copritrici dell’ala – 30) remiganti spurie – 31) spalla – 32) tettrici dell’ala – 33) penne del dorso o lancette – 34) penne di copertura della coda – 35) piccole falciformi – 36) grandi falciformi – 37) timoniere – 38) dorso
Difetti della cresta
1) sinistra: carnosa con lobo posteriore esorbitante – destra: mal piegata posteriormente, dentelli cadenti.
2) sinistra: impronta digitale ed escrescenza laterale – destra: sfuggente verso l’alto.
3) sinistra: doppiamente ripiegata – destra: ricadente sull’occhio.
Difetti della cresta
4) sinistra: estremità atrofizzata – destra: estremità corta, bargigli ineguali.
5) sinistra: cresta a rosa che ricade lateralmente e impedisce la vista – destra: estremità difettosa e struttura grossolana.
Difetti del becco e degli occhi
1) becco incrociato – 2) becco aperto – 3) occhio infossato
Grazzani R.
1958