Agerolese
E' una razza tipica della Campania caratterizzata da un mantello nero castano con un'orlatura di peli chiari intorno al muso.
Gli incroci effettuati nell'Agerolese, a causa dell'isolamento di questo territorio, danno vita ad animali che fissano meglio che altrove i caratteri genetici.
Nel 1845 i meticci così ottenuti vengono incrociati con bovini di razza Jersey allo scopo di ottenere soggetti a duplice attitudine - latte e carne - per una zotecnia locale.
L'Agerolese è dunque la sintesi di tre patrimoni genetici (Bruna, Podolica e Jersey) e ancora oggi si presenta a volte con un manto color saio di monaco, a volte grigio chiaro. Tutte, in ogni modo, sono riconoscibili per la riga longitudinale sulla groppa, più o meno giallognola.
La qualità del latte è eccezionale, ma ovviamente le quantità prodotte sono più basse di quelle delle razze industriali. L'Agerolese è però molto rustica, si accontenta di poco cibo e metabolizza molto bene ciò che mangia.
La popolazione, considerata in pericolo secondo le categorie di rischio della FAO (1992), ha subito nel corso degli anni una forte riduzione a causa del continuo ricorso all'incrocio di sostizione con la Frisona Italiana. Il colore del mantello può variare dal castano al nero con un'orlatura di peli chiari intorno al muso anch'esso scuro. Nelle vacche il mantello è di colore bruno con tonalità più chiara nelle regioni addominali. Riga dorso-lombare più chiara del colorito del mantello. Nai maschi il mantello è nero maltinto con riga dorso-lombare chiara.
Presenta corna di medio sviluppi, chiare, dirette lateralmente ed in avanti. Le produzioni di carne è di buona qualità.
Sono animali di taglia media con tronco abbastanza annonioso, arti regolari. L'altezza al garrese nei tori adulti è di cm 135-140; nelle vacche adulte è invece di cm 125-130

- Razza autoctona nelle regioni: Campania