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Charolaise

L'origine della razza Charolaise non è del tutto certa; sono considerate culla d'origine le regioni francesi della Charolle e del Brionnaise.

Lo sviluppo somatico era differente a seconda che si trattasse di animali allevati nelle regioni collinari, meno fertili e produttive, oppure di animali allevti in zone fertili e ricche di pascoli.
In passato era una razza a duplice attitudine (lavoro e carne), dal 1920 viene allevata esclusivamente per la produzione di carne.
La razza è presente in oltre 70 nazioni, nei 5 continenti, avendo una grande capacità di adattamento alle più svariate condizioni climatiche. In Italia la consistenza delle vacche controllate è pari a 3.011 capi.

Il colore del mantello è bianco crema o bianco sporco.
La testa è piccola, corta, specie nei maschi, con fronte ampia. Occhi grandi; orecchie di media grandezza e mobili. Corna corte, giallognole, nere in punta e rivolte in avanti.
Sono animali massicci, con ottimo sviluppo delle masse muscolari e di statura media. 
Peso vivo : le femmine 7-9 q.li; i maschi 12-13 q.li.
Le vacche dopo il parto allattano i vitelli e la produzione di latte è sufficiente fino allo svezzamento (6-7 mesi).
Eccezionale adattabilità a diverse condizioni di allevamento. Resiste poco ai raggi solari (cute depigmentata). Ottime caratteristiche alla produzione di carne (di ottima qualità).
In Italia i soggetti Charolaise sono utilizzati per la produzione di vitelloni all'età di 16-18 mesi e del peso vivo di 600-650 kg. Il toro Charolaise è utilizzato per l'incrocio con bovine di razze da latte o di razze locali rustiche per la produzione di meticci F1 adatti per l'ingrasso.

Charolaise
  • Razza autoctona nelle regioni: ---