Cornella bianca
La pecora Cornella Bianca è di mole medio-grande e la sua zona originaria di allevamento comprende, oltre a Modena e Reggio Emilia, le province di Bologna e Ferrara (Minerbio, Varicella, Malalbergo, San Marino, Argenta ...)
È una pecora di taglia medio-pesante: il maschio pesa 80 - 85 kg con un'altezza di 85 - 90 cm mentre la femmina raggiunge il peso di 65 - 70 kg e un'altezza di 75 - 80 cm.
Il tronco è di medio sviluppo con diametri trasversali non eccessivi, il vello è bianco, semichiuso con bioccoli corti e fini.
La testa è a profilo montanino, piuttosto pesante con orecchie strette e orizzontali.
Le corna sono presenti in entrambi i sessi.
Questa pecora è allevata nella pianura emiliana, spesso integrata in aziende agricole a vocazione cerealicola e bieticola. Per il pascolamento si sfruttano gli argini dei numerosi canali caratteristici del territorio emiliano.
L'allevamento di questa pecora viene realizzato sia in modo specialistico che come integrazione del reddito fornendo una diversificazione dei redditi.
È infatti una pecora a duplice attitudine: latte e carne.
La lattazione dura 120 - 150 giorni con una produzione complessiva che si aggira attorno a 100 - 130 kg per capo.
La carne viene prodotta dagli agnelli macellati a 10 - 12 kg. Si ottengono 3 parti in due anni con un tasso di gemellarità del 30 - 40%.
Produce anche una discreta quantità di lana, 3 kg per capo all'anno in due tosature, di buona qualità per filati tipici.
Attualmente questa preziosa pecora, tipica dell'areale di confine emiliano-romagnolo, rischia l'estinzione a causa di incroci di sostituzione, con la pecora Massese, che vengono fatti nelle aree montane e collinari.
Questo inquinamento genetico non ha però successo in pianura per la mancata adattabilità della pecora Massese a questo ambiente. Alcuni allevatori continuano quindi l'allevamento della pecora Cornella bianca in purezza ed è auspicabile un'azione di difesa e recupero selettivo della razza.

- Razza autoctona nelle regioni: Emilia Romagna