Mora romagnola
Mora Romagnola razza di suini locali in emilia romagna
Non è infatti un caso che sia un'antenata della "Mora" ad essere raffigurata nelle scene pastorali scolpite nelle cattedrali romaniche della Pianura Padana o dipinta in quadri e in affreschi medioevali e rinascimentali.
Il nome Mora romagnola gli è stato attribuito nel 1942 in seguito al suo tipico mantello di colore marrone scuro con riflessi bronzei.
È un maiale alto 85-105 cm (le scrofe sono più alte dei verri), ha testa lunga a profilo rettilineo con grugno fronte appuntito. La pelle è pigmentata grigio rossastra con setole fitte e nere con punta rossastra. Gli occhi hanno un particolare taglio a mandorla. Caratteristica è il posizionamento e la direzione delle orecchie: non verso l'alto come si può notare nei cinghiali, non ai lati come nel suino "Duroc", ma in basso verso il muso e parallele alla testa. Le orecchie sono quindi pendenti dirette in avanti che coprono occhi e grugno facilitando la sua vita nel bosco.
Le zanne sono presenti soprattutto nei verri tali da renderli più simili a cinghiali che non a maiali veri e propri. Il verro presenta poi la linea sparta: una cresta di setole lunghe e dure che corre sulla schiena, con una direzione testa coda, raggiungendo i lombi dove si trasforma in ricci. Nei verri le setole della linea del dorso lombare sono più lunghe e folte. I giovani hanno il mantello di colore fulvo, che diventa a poco a poco più scuro durante la crescita.
Gli arti sono sviluppati e lo scheletro grossolano. Tronco lungo e costato depresso, la carne presenta un colore più scuro del suini industriali ed è maggiormente marezzata.

- Razza autoctona nelle regioni: Emilia Romagna