Dell’etereo sole

La memoria storica, i documenti, le stampe, i modi di dire e le vicende impossibili hanno da sempre affascinato la vita degli animali domestici e selvatici. A volte alcune vicende sono vere, altre invece solo fantasiose: fanno tutte parte del curioso mondo rurale di un tempo

Giovanni Pascoli era appassionato di fotografai, tanto da averne oltre un migliaio. Le raccoglieva le conservava e le esponeva in casa. Molte le realizzava lui stesso.
Il 31 marzo del 1899 Giovanni Pascoli scrisse una lettera all’amico Angiolo Orvieto direttore della rivista “Il Marzocco”.
Questi alcuni passi della lettera:

“… Io vorrei trattare con te per una collaborazione viva viva, sulla base ... di una macchinetta fotografica di poco prezzo …”

In risposta alla lettera, nel mese di luglio il poeta vide soddisfatte le sue richieste. Con questo si vuole sottolineare l’interesse di Giovanni Pascoli per le rivoluzionarie scoperte dell’epoca.
Tra le tante foto realizzate alcune permettono di ritornale a quel mondo di oltre un secolo fa, che Pascoli ci ha lasciato nei suoi testi, nelle sue immagini.

Giovanni Pascili immortalato nel giardino di Castelvecchio dall’amico barghigiano Michele Bertagna, docente di fisica e appassionato di fotografia sulla quale dispensò numerosi consigli al poeta