Alimentazione dei tacchini dal terzo mese di vita a inizio ingrasso utilizzando granaglie e integrazione proteica
Alimentazione dei tacchini
I tacchini sono animali molto esigenti in fatto di alimentazione. Anche allevando razze rustiche e a lento accrescimento è necessario non far mancare un giusto apporto proteico e specialmente dosare con cura la quota di amminoacidi essenziali necessari al loro sviluppo.
Dopo la fase inziale di allevamento, che dura circa due mesi, gli animali devono sviluppare l’apparato scheletrico e quello digestivo. Specialmente quest’ultimo deve formarsi adeguatamente allo scopo di garantire una massima efficienza durante la fase finale di ingrasso. Un apparato digestivo poco sviluppato (corto) durante la fase finale di ingrasso non sarà in grado di assimilare le sostanze nutritive ingerite e maggior parte degli alimenti, specialmente quelli azotati, saranno quindi eliminai con le deiezioni.
Dopo il secondo mese di vita, e fino a 3-4 settimane prima della macellazione, la razione alimentare deve garantire un tenore proteico grezzo del 19% e una energia metabolizzabile di 3.150 Kcal per kg di razione.
La quota proteica deve poi garantire un giusto apporto di amminoacidi essenziali (Metionina, Cistina e Lisina).
La razione alimentare viene realizzata utilizzando un mangime per selvaggina (fagiani), da utilizzare come integratore proteico, con la seguente composizione media: proteine grezze 26-27%; grassi grezzi 4-5%; fibra grezza 3-4%; ceneri 8-9 %; metionina 0,6%. Alla razione sono poi aggiunte granaglie come mais, orzo, avena, frumento, ecc.
In ultima analisi la razione per tacchini dalla nona settimana di vita e fino a 3-4 settimane prima della macellazione è la seguente: integratore proteico (mangime per fagiani) 70%; granaglie 30%.
La razione deve essere distribuita solo in tarda mattinata favorendo il pascolo e la ricerca di alimenti durante le prime ore del mattino.
Erbe e verdure devono sempre essere disponibili utilizzando apposite rastrelliere.