Allestimento di una pulcinaia per faraone di un giorno di vita
L'allevamento delle faraone
Consigli e indicazioni su come allestire un ambiente per l’allevamento delle faraone.
L'allevamento della faraona è relativamente facile e non si discosta di molto dall'allevamento dei polli e degli altri avicoli domestici. Per allevare un piccolo gruppo di 50 faraone è possibile utilizzare, o realizzare, un ricovero di m 3 x 2 da destinare a pulcinaia ossia ambiente chiuso da riscaldare per l'allevamento durante le prime settimane. Per garantirsi buoni risultati si consiglia di praticare una accurata pulizia dei locali. Si inizia con una energica pulizia a secco per togliere tutto il sudiciume formatosi nell’ambiente eliminando in questo modo gran parte dei germi. Se alcuni angoli si presentano particolarmente sporchi (posatoi, nidi, ecc) ci si può aiutare con sali quaternari d’ammonio (es. Quatersan della Chemifarm) che diluiti in acqua al 10% servono per emulsionare i grassi aiutandoci a togliere il sudiciume più resistente.
Liberate le strutture dal sudiciume grossolano si procede alla pulizia utilizzando, se possibile, getti d’acqua calda a pressione in modo da penetrare in ogni fessura o angolo del locale.
Una volta puliti e lavati gli ambienti è buona norma imbiancare le pareti con latte di calce sciogliendo calce spenta nell’acqua in proporzione del 20%.
Terminate queste operazioni di pulizia e disinfezione, che hanno lo scopo di abbassare la carica batterica residua, l’ambiente viene lasciato vuoto per almeno 2 settimane permettendo alle forze della natura (luce, calore, ossigeno e tempo) di portare a termine la disinfezione finale.
Si procede poi alla realizzazione della lettiera permanente. Questa è il pavimento dove gli animali, per le prime 4-6 settimane, si muovono, riposano, giocano e defecano. Deve essere abbondante perché deve durate per tutto il ciclo di allevamento e consentire l’assorbimento e la fermentazione delle loro deiezioni. Uno strato sufficiente è costituto da 10-15 cm di truciolo di legno e deve essere distribuito uniformemente su tutto il pavimento. Il tipo di legno da cui deriva il truciolo non è importante purché si tratti di legno naturale. Non deve, infatti, essere utilizzato truciolo derivante dalla levigatura o lavorazione di mobili, serramenti, ecc. perché potrebbe contenere residui di vernici o resine tossiche per gli animali. Il truciolo di legno può essere reperito presso i principali negozi di prodotti zootecnici oppure recuperato direttamente da falegnamerie della zona.
Realizzata la lettiera permanente il locale deve adesso essere attrezzato con mangiatoie e abbeveratoi.
Per quanto riguarda le mangiatoie, per i primi 2 mesi di vita e per un gruppo di 50 capi, sono necessarie mangiatoie lineari per circa 1 m o una mangiatoia a tramoggia con piatto di 40 cm. Se per l’alimentazione viene utilizzata una miscela aziendale o un mangime sbriciolato composto da diverse materie prime, gli animali si trovano di fronte un miscuglio multicolore e spinti dal loro istinto di ricerca vanno a beccare prima i pezzi che, in base al colore, li attirano di più cercandoli anche sul fondo del “piatto” della mangiatoia. Questa ricerca, messa in atto con un continuo movimento della testa e rimescolamento della miscela può provocare un discreto spreco di miscela che cadendo a terra non viene utilizzata completamente. Per evitare questo si consigli l’impiego di mangiatoie provviste di “sbarrette” anti spreco.
Prendendo in considerazione, invece, gli abbeveratoi, sino all’età di circa 2 mesi, per un gruppo di 50 capi è necessario disporre di un abbeveratoio a sifone o di 25 cm di abbeveratoio lineare. Per i primi giorni di allevamento, nel “canale” di abbeverata è opportuno sistemare alcuni sassi per impedire che i piccoli finiscano a “bagno” e corrano il rischio di incorrere in malattie respiratorie. L’impiego di una griglia per il drenaggio dell’acqua contribuisce poi a mantenere la lettiera permanente in ottime condizioni.
Nel locale deve poi essere predisposto un luogo dove riscaldarli. Per contenere le spese di riscaldamento si consiglia di realizzare un cerchio in faesite alto 60-70 cm. Il cerchio viene attrezzato con mangiatoie a abbeveratoi e riscaldato da una lampada a gas o elettrica.
Liberate le strutture dal sudiciume grossolano si procede alla pulizia utilizzando, se possibile, getti d’acqua calda a pressione in modo da penetrare in ogni fessura o angolo del locale.
Una volta puliti e lavati gli ambienti è buona norma imbiancare le pareti con latte di calce sciogliendo calce spenta nell’acqua in proporzione del 20%.
Terminate queste operazioni di pulizia e disinfezione, che hanno lo scopo di abbassare la carica batterica residua, l’ambiente viene lasciato vuoto per almeno 2 settimane permettendo alle forze della natura (luce, calore, ossigeno e tempo) di portare a termine la disinfezione finale.
Si procede poi alla realizzazione della lettiera permanente. Questa è il pavimento dove gli animali, per le prime 4-6 settimane, si muovono, riposano, giocano e defecano. Deve essere abbondante perché deve durate per tutto il ciclo di allevamento e consentire l’assorbimento e la fermentazione delle loro deiezioni. Uno strato sufficiente è costituto da 10-15 cm di truciolo di legno e deve essere distribuito uniformemente su tutto il pavimento. Il tipo di legno da cui deriva il truciolo non è importante purché si tratti di legno naturale. Non deve, infatti, essere utilizzato truciolo derivante dalla levigatura o lavorazione di mobili, serramenti, ecc. perché potrebbe contenere residui di vernici o resine tossiche per gli animali. Il truciolo di legno può essere reperito presso i principali negozi di prodotti zootecnici oppure recuperato direttamente da falegnamerie della zona.
Realizzata la lettiera permanente il locale deve adesso essere attrezzato con mangiatoie e abbeveratoi.
Per quanto riguarda le mangiatoie, per i primi 2 mesi di vita e per un gruppo di 50 capi, sono necessarie mangiatoie lineari per circa 1 m o una mangiatoia a tramoggia con piatto di 40 cm. Se per l’alimentazione viene utilizzata una miscela aziendale o un mangime sbriciolato composto da diverse materie prime, gli animali si trovano di fronte un miscuglio multicolore e spinti dal loro istinto di ricerca vanno a beccare prima i pezzi che, in base al colore, li attirano di più cercandoli anche sul fondo del “piatto” della mangiatoia. Questa ricerca, messa in atto con un continuo movimento della testa e rimescolamento della miscela può provocare un discreto spreco di miscela che cadendo a terra non viene utilizzata completamente. Per evitare questo si consigli l’impiego di mangiatoie provviste di “sbarrette” anti spreco.
Prendendo in considerazione, invece, gli abbeveratoi, sino all’età di circa 2 mesi, per un gruppo di 50 capi è necessario disporre di un abbeveratoio a sifone o di 25 cm di abbeveratoio lineare. Per i primi giorni di allevamento, nel “canale” di abbeverata è opportuno sistemare alcuni sassi per impedire che i piccoli finiscano a “bagno” e corrano il rischio di incorrere in malattie respiratorie. L’impiego di una griglia per il drenaggio dell’acqua contribuisce poi a mantenere la lettiera permanente in ottime condizioni.
Nel locale deve poi essere predisposto un luogo dove riscaldarli. Per contenere le spese di riscaldamento si consiglia di realizzare un cerchio in faesite alto 60-70 cm. Il cerchio viene attrezzato con mangiatoie a abbeveratoi e riscaldato da una lampada a gas o elettrica.