Sicurezza e salubrità delle produzioni a gennaio
Igiene d'allevamento
Indicazioni per predisporre corretti processi di produzione nel rispetto della salute dei consumatori.
A gennaio gli animali da cortile trascorrono molto tempo nei ricoveri e quindi si rende necessario controllare con cura la presenza di eventuali pidocchi, pulci e acari. La presenza di ectoparassiti agita e infastidisce gli animali provocando notevole stress.
Gli Ectoparassiti sono parassiti esterni che provocano noia e fastidio agli avicoli di bassa corte. Tra questi possiamo indicare i Pidocchi pollini, il Pidocchio rosso, l’acaro delle penne e gli acari delle zampe.
Pidocchi pollini. Passano la vita sul corpo dei polli da cui possono stare lontani per un periodo massimo di circa una settimana. L’intero ciclo vitale si svolge in 2-3 settimane ed in pochi mesi una coppia di pidocchi è in grado di dar luogo ad una discendenza di oltre 100.000 parassiti.
Pidocchio rosso. Vive e depone le uova nelle fenditure del muro e del legno ed assale i polli durante la notte nutrendosi del sangue.
Acaro delle penne. Vive costantemente sulla cute dei volatili e depone le uova attaccandole alle penne.
Acari delle zampe. Provocano la rogna che è sostenuta dalla Knemidokoptes mutas.
Queste parassitosi sono contratte da animali che vivono in ambienti poco igienici e a contatto con animali parassitari.
Sintomi principali
Gli animali presentano anemia, sofferenza, nervosismo e dimagramento.
Prevenzione necessaria
Le parassitosi possono essere evitate con energetici interventi di pulizia e disinfestazione. Molto importanti sono le pulizie alle attrezzature (posatoi, mangiatoie, nidi, ecc.) e le disinfezioni dei locali (pareti, soffitti, ecc.).
Un buon piano di profilassi prevede un’attenta verifica periodica degli animali per identificare precocemente la presenza di parassiti esterni aumentando la frequenza dei controlli nel periodo autunno- inverno. Limitare il più possibile i contatti con animali selvatici o domestici che possono essere dei portatori e predisporre frequenti programmi di pulizia degli ambienti d’allevamento tenendo presente che:
- i pidocchi trascorrono tutto il loro ciclo biologico sugli animali ma bastano nell’ambiente alcune piume su cui sono state deposte le uova per perpetuare l’infestazione;
- le pulci adulte vivono sull’animale mentre le uova e le larve si sviluppano nella lettiera e nell’ambiente;
- gli acari (acaro rosso) le cui femmine dopo il pasto di sangue depongono le uova nell’ambiente.
Cura
Si consiglia l’impiego di antiparassitari naturali a base di oli essenziali e un estratto di Azadiracta Indica una pianta ad effetto antiparassitario. Il prodotto viene utilizzato in soluzione al 20% in acqua e irrorato sugli animali. In gravi infestazioni è possibile utilizzare il prodotto tal quale. L’irrorazione va effettuata dal basso verso l’alto per facilitare l’applicazione del prodotto sulla cute. Qualora nell’allevamento sia difficoltosa la pulizia e l’eliminazione degli anfratti e delle fessure dove possono nascondersi i parassiti che hanno parte del ciclo fuori dall’ospite si può ricorrere ad un trattamento ambientale con antiparassitari di sintesi ovviamente in assenza degli animali.
Gli Ectoparassiti sono parassiti esterni che provocano noia e fastidio agli avicoli di bassa corte. Tra questi possiamo indicare i Pidocchi pollini, il Pidocchio rosso, l’acaro delle penne e gli acari delle zampe.
Pidocchi pollini. Passano la vita sul corpo dei polli da cui possono stare lontani per un periodo massimo di circa una settimana. L’intero ciclo vitale si svolge in 2-3 settimane ed in pochi mesi una coppia di pidocchi è in grado di dar luogo ad una discendenza di oltre 100.000 parassiti.
Pidocchio rosso. Vive e depone le uova nelle fenditure del muro e del legno ed assale i polli durante la notte nutrendosi del sangue.
Acaro delle penne. Vive costantemente sulla cute dei volatili e depone le uova attaccandole alle penne.
Acari delle zampe. Provocano la rogna che è sostenuta dalla Knemidokoptes mutas.
Queste parassitosi sono contratte da animali che vivono in ambienti poco igienici e a contatto con animali parassitari.
Sintomi principali
Gli animali presentano anemia, sofferenza, nervosismo e dimagramento.
Prevenzione necessaria
Le parassitosi possono essere evitate con energetici interventi di pulizia e disinfestazione. Molto importanti sono le pulizie alle attrezzature (posatoi, mangiatoie, nidi, ecc.) e le disinfezioni dei locali (pareti, soffitti, ecc.).
Un buon piano di profilassi prevede un’attenta verifica periodica degli animali per identificare precocemente la presenza di parassiti esterni aumentando la frequenza dei controlli nel periodo autunno- inverno. Limitare il più possibile i contatti con animali selvatici o domestici che possono essere dei portatori e predisporre frequenti programmi di pulizia degli ambienti d’allevamento tenendo presente che:
- i pidocchi trascorrono tutto il loro ciclo biologico sugli animali ma bastano nell’ambiente alcune piume su cui sono state deposte le uova per perpetuare l’infestazione;
- le pulci adulte vivono sull’animale mentre le uova e le larve si sviluppano nella lettiera e nell’ambiente;
- gli acari (acaro rosso) le cui femmine dopo il pasto di sangue depongono le uova nell’ambiente.
Cura
Si consiglia l’impiego di antiparassitari naturali a base di oli essenziali e un estratto di Azadiracta Indica una pianta ad effetto antiparassitario. Il prodotto viene utilizzato in soluzione al 20% in acqua e irrorato sugli animali. In gravi infestazioni è possibile utilizzare il prodotto tal quale. L’irrorazione va effettuata dal basso verso l’alto per facilitare l’applicazione del prodotto sulla cute. Qualora nell’allevamento sia difficoltosa la pulizia e l’eliminazione degli anfratti e delle fessure dove possono nascondersi i parassiti che hanno parte del ciclo fuori dall’ospite si può ricorrere ad un trattamento ambientale con antiparassitari di sintesi ovviamente in assenza degli animali.