Pollo - gestione dei riproduttori a ottobre
La riproduzione del pollame
Consigli e indicazioni per il mantenimento di un gruppo riproduttivo di polli a ottobre.
Gestione dei riproduttori
A ottobre i riproduttori devono essere trasferiti nel pollaio per iniziare il nuovo ciclo riproduttivo. È necessario che le caratteristiche del pollaio siano tali da rispettare le esigenze etologiche ed ecologiche degli animali. Per quanto riguarda la dimensione questa deve essere tale da ospitare da 3 a 5 capi al metro quadrato.
Se si allevano razze come l’Italiana, la Robusta maculata, la Rhode Island, la Sussex, Gigante nero, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 3 riproduttori per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Se si allevano razze come la Livornese (Leghorn), Ermellinata di Rovigo, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 4 riproduttori per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Se si allevano razze come Pepoi, Mugellese, Amburgo, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 5 riproduttori per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Il ricovero deve poi essere attrezzato con posatoi per almeno 1/3 della superficie: comunque si consiglia che la parte posatoi sia circa la metà della superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
La restante parte deve essere ricoperta da un abbondante strato di truciolo di legno: almeno 10 – 15 cm di spessore.
Il pollaio deve quindi essere attrezzato con abbeveratoi e mangiatoie in base al numero di animali presenti. Deve comunque essere presente una rastrelliera per la distribuzione di erbe, verdure e foraggi secchi. La rastrelliera deve essere presente e utilizzabile anche quando gli animali hanno libero e costante accesso a pascolo: la sua funzione non è, infatti, alimentare ma serve come antistress naturale ed è molto efficace come prevenzione per il cannibalismo.
Per la deposizione delle uova è poi necessaria la presenza di un nido per la raccolta delle uova. A tale scopo si consiglia di realizzare un nido collettivo.
Adiacente al pollaio deve essere presente un parchetto per il pascolo degli animali adeguatamente dimensionato: ogni gallina deve avere a disposizione non meno di 10 metri quadrati di area pascolativa.
Dopo il trasferimento nel pollaio ricordate poi di praticare l’ambientamento degli animali al nuovo ricovero e, subito dopo, l’ambientamento al nido.
Gestione della rimonta
A ottobre le pollastre sono state inserite nel pollaio e quindi non c’è più rimonta fino al prossimo anno.
A ottobre i riproduttori devono essere trasferiti nel pollaio per iniziare il nuovo ciclo riproduttivo. È necessario che le caratteristiche del pollaio siano tali da rispettare le esigenze etologiche ed ecologiche degli animali. Per quanto riguarda la dimensione questa deve essere tale da ospitare da 3 a 5 capi al metro quadrato.
Se si allevano razze come l’Italiana, la Robusta maculata, la Rhode Island, la Sussex, Gigante nero, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 3 riproduttori per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Se si allevano razze come la Livornese (Leghorn), Ermellinata di Rovigo, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 4 riproduttori per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Se si allevano razze come Pepoi, Mugellese, Amburgo, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 5 riproduttori per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Il ricovero deve poi essere attrezzato con posatoi per almeno 1/3 della superficie: comunque si consiglia che la parte posatoi sia circa la metà della superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
La restante parte deve essere ricoperta da un abbondante strato di truciolo di legno: almeno 10 – 15 cm di spessore.
Il pollaio deve quindi essere attrezzato con abbeveratoi e mangiatoie in base al numero di animali presenti. Deve comunque essere presente una rastrelliera per la distribuzione di erbe, verdure e foraggi secchi. La rastrelliera deve essere presente e utilizzabile anche quando gli animali hanno libero e costante accesso a pascolo: la sua funzione non è, infatti, alimentare ma serve come antistress naturale ed è molto efficace come prevenzione per il cannibalismo.
Per la deposizione delle uova è poi necessaria la presenza di un nido per la raccolta delle uova. A tale scopo si consiglia di realizzare un nido collettivo.
Adiacente al pollaio deve essere presente un parchetto per il pascolo degli animali adeguatamente dimensionato: ogni gallina deve avere a disposizione non meno di 10 metri quadrati di area pascolativa.
Dopo il trasferimento nel pollaio ricordate poi di praticare l’ambientamento degli animali al nuovo ricovero e, subito dopo, l’ambientamento al nido.
Gestione della rimonta
A ottobre le pollastre sono state inserite nel pollaio e quindi non c’è più rimonta fino al prossimo anno.