Gestione del cortile, del pascolo e delle acque a novembre
Ambiente d'allevamento
Consigli e indicazioni per la cura del pascolo e la protezione della falda nel mese di novembre.
Una accurata cura del pascolo è fondamentale per mantenere un’adeguata igiene d’allevamento. Il caldo estivo e l’assenza di precipitazioni hanno messo a dura prova i pascoli e il cortile. Una giusta concentrazione di capi (polli, anatre, tacchini, conigli, ecc.) consente di mantenere viva la cotica del prato e cioè quell’insieme di radici che imprigionano il terriccio e i semi che danno poi origine al prato. Spostate continuamente le mangiatoie (almeno una volta alla settimana) avendo cura di sistemarle sopra dei posatoi: in questo modo gli animali non devastano il terreno circostante beccando continuamente i semi cha cadono dalla mangiatoia e di conseguenza distruggendo la cotica. Per polli e faraone si consiglia quindi una concentrazione di 10 m2/capo; maggiore spazio è necessario per le anatre (15 m2/capo) e per i tacchini (25 m2/capo); alle oche invece servono almeno 30 m2/capo di pascolo.
Anche la presenza di rastrelliere favorisce il mantenimento della cotica erbosa: più tempo occupano gli animali a “giocare” con i foraggi della rastrelliera e minore pressione subisce il pascolo. Se le condizioni lo consentono attuate la rotazione dei pascoli con un periodo di pausa, tra un ciclo e l’altro, di almeno 6-8 settimane.
Infine in questo periodo autunnale il pascolo è spesso umido e in alcune zone si possono formare delle pozze d’acqua. Cercate di coprirle con terra evitando che gli animali le utilizzano come zone di abbeverata: possono essere fonte di diffusione di malattie infettive.