Gestione dell'incubatrice a settembre
L'incubazione delle uova
Consigli e indicazioni per la gestione della macchina d'incubazione nel mese di settembre.
Tra poco riparte un nuovo ciclo di incubazione. È il momento di verificare l’efficienza degli ambianti destinati all’incubazione. Per chi invece vuole, da questo autunno, avviare un’attività di incubazione, è questo il momento di realizzare idonei ambienti.
L'incubatrice è una macchina che lavora modificando la temperatura e l'umidità per raggiungere situazioni ideali allo sviluppo embrionale. È pertanto opportuno che il locale destinato ad ospitare l'incubatrice possieda certe caratteristiche utili ad un miglior funzionamento della stessa macchina.
Devono essere rispettate tutte le norme di sicurezza relative all’impiantistica sia del locale che delle macchine: è consigliabile avere il generatore di corrente per prevenire il rischio di un black-out. Qualora succedesse un black-out in assenza di gruppo di continuità conviene aprire la porta dell’incubatrice e lasciare che entri aria fresca. È vero le uova si raffredderanno un po’ e si potrà perdere qualche pulcino ma se si tiene la porta chiusa si perderanno tutti per mancanza di ossigeno. Gli ambienti di incubazione devono essere facilmente arieggiabili: sono da preferire quindi ambienti con soffitti alti che consentono una buona aerazione dei locali. Le macchine devono essere sistemate ad una distanza di almeno 60 cm dalle pareti e sistemate a bolla sul pavimento. Le incubatrici non devono essere esposte ai raggi del sole né essere vicine a fonti di calore o correnti d’aria. A tal fine l'accesso all'incubatoio dovrebbe avvenire attraverso un'anticamera, in modo da evitare che la porta dell'incubatoio dia direttamente sull'esterno. Anche le aperture, per es. finestre, dovranno essere opportunamente schermate in modo da evitare che i raggi solari diretti penetrino all'interno.
Nei locali di incubazione la temperatura deve essere il più costante possibile per non creare scompensi alle macchine; in ogni caso la temperatura dell’ambiente non deve scendere al di sotto dei 12° C d’inverno e dei 25° C d’estate. Una situazione ideale si raggiunge con una temperatura costante di 18° C.
Per quanto riguarda l’igiene dei locali è necessaria la presenza di acqua e, se possibile, la zona incubazione deve essere realizzata in un ambiente diverso da quello della schiusa. Le uova infatti schiudono settimanalmente immettendo nell’ambiente piumino che potrebbe inquinare le altre uova in schiusa. I locali d’incubazione inoltre non devono essere umidi. L'umidità relativa ottimale di una sala di incubazione dove aggirarsi intorno al 70-75% .
Quando si creano condizioni ambientali calde e umide si favorisce lo sviluppo delle muffe (aspergilli) spesso deleterie per gli embrioni.
Inoltre l’incubatrice non deve essere esposta ai raggi del sole ne essere vicina a fonti di calore o correnti d’aria.
Prima di essere accesa l’incubatrice deve essere livellata cioè messa “in bolla” per un miglior funzionamento delle apparecchiature.
L'incubatrice è una macchina che lavora modificando la temperatura e l'umidità per raggiungere situazioni ideali allo sviluppo embrionale. È pertanto opportuno che il locale destinato ad ospitare l'incubatrice possieda certe caratteristiche utili ad un miglior funzionamento della stessa macchina.
Devono essere rispettate tutte le norme di sicurezza relative all’impiantistica sia del locale che delle macchine: è consigliabile avere il generatore di corrente per prevenire il rischio di un black-out. Qualora succedesse un black-out in assenza di gruppo di continuità conviene aprire la porta dell’incubatrice e lasciare che entri aria fresca. È vero le uova si raffredderanno un po’ e si potrà perdere qualche pulcino ma se si tiene la porta chiusa si perderanno tutti per mancanza di ossigeno. Gli ambienti di incubazione devono essere facilmente arieggiabili: sono da preferire quindi ambienti con soffitti alti che consentono una buona aerazione dei locali. Le macchine devono essere sistemate ad una distanza di almeno 60 cm dalle pareti e sistemate a bolla sul pavimento. Le incubatrici non devono essere esposte ai raggi del sole né essere vicine a fonti di calore o correnti d’aria. A tal fine l'accesso all'incubatoio dovrebbe avvenire attraverso un'anticamera, in modo da evitare che la porta dell'incubatoio dia direttamente sull'esterno. Anche le aperture, per es. finestre, dovranno essere opportunamente schermate in modo da evitare che i raggi solari diretti penetrino all'interno.
Nei locali di incubazione la temperatura deve essere il più costante possibile per non creare scompensi alle macchine; in ogni caso la temperatura dell’ambiente non deve scendere al di sotto dei 12° C d’inverno e dei 25° C d’estate. Una situazione ideale si raggiunge con una temperatura costante di 18° C.
Per quanto riguarda l’igiene dei locali è necessaria la presenza di acqua e, se possibile, la zona incubazione deve essere realizzata in un ambiente diverso da quello della schiusa. Le uova infatti schiudono settimanalmente immettendo nell’ambiente piumino che potrebbe inquinare le altre uova in schiusa. I locali d’incubazione inoltre non devono essere umidi. L'umidità relativa ottimale di una sala di incubazione dove aggirarsi intorno al 70-75% .
Quando si creano condizioni ambientali calde e umide si favorisce lo sviluppo delle muffe (aspergilli) spesso deleterie per gli embrioni.
Inoltre l’incubatrice non deve essere esposta ai raggi del sole ne essere vicina a fonti di calore o correnti d’aria.
Prima di essere accesa l’incubatrice deve essere livellata cioè messa “in bolla” per un miglior funzionamento delle apparecchiature.