Pollo - gestione dei riproduttori a settembre
La riproduzione del pollame
Consigli e indicazioni per il mantenimento di un gruppo riproduttivo di polli a settembre.
RIPRODUTTORI
In questo periodo è consigliabile sistemare il pollaio per realizzare le migliori condizioni di allevamento per le galline. È necessario che le caratteristiche del pollaio siano tali da rispettare le esigenze etologiche ed ecologiche degli animali. Per quanto riguarda la dimensione questa deve essere tale da ospitare da 3 a 5 capi al metro quadrato.
Se si allevano razze come l’Italiana, la Robusta maculata, la Rhode Island, la Sussex, Gigante nero, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 3 polli per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Se si allevano razze come la Livornese (Leghorn), Ermellinata di Rovigo, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 4 polli per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Se si allevano razze come Pepoi, Mugellese, Amburgo, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 5 polli per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Il ricovero deve poi essere attrezzato con posatoi per almeno 1/3 della superficie: si consiglia che la parte posatoi sia circa la metà della superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
La restante parte deve essere ricoperta da un abbondante strato di truciolo di legno: almeno 10 – 15 cm di spessore.
Il pollaio deve quindi essere attrezzato con abbeveratoi e mangiatoie in base al numero di animali presenti. Deve comunque essere presente una rastrelliera per la distribuzione di erbe, verdure e foraggi secchi. La rastrelliera deve essere presente e utilizzabile anche quando gli animali hanno libero e costante accesso a pascolo: la sua funzione non è, infatti, alimentare ma serve come antistress naturale ed è molto efficace come prevenzione per il cannibalismo.
Per la deposizione delle uova è poi necessaria la presenza di un nido per la raccolta delle uova. A tale scopo si consiglia di realizzare un nido collettivo.
Adiacente al pollaio deve essere presente un parchetto per il pascolo degli animali adeguatamente dimensionato: ogni gallina deve avere a disposizione non meno di 10 metri quadrati di area pascolativa.
Eventualmente può essere realizzato anche un pollaio in paglia. In ogni caso fondamentale è la realizzazione di una buona lettiera permanente.
Questo è il pavimento dove gli animali si muovono, riposano, giocano e defecano. Deve essere abbondante perché deve durate per tutto il ciclo di allevamento degli animali e consentire l’assorbimento e la fermentazione delle loro deiezioni. Uno strato sufficiente è costituto da 10-15 cm di truciolo di legno e deve essere distribuito uniformemente su tutto il pavimento. Il tipo di legno da cui deriva il truciolo non è importante purché si tratti di legno naturale. Non deve, infatti, essere utilizzato truciolo derivante dalla levigatura o lavorazione di mobili, serramenti, ecc. perché potrebbe contenere residui di vernici o resine tossiche per gli animali. Il truciolo di legno può essere reperito presso i principali negozi di prodotti zootecnici oppure recuperato direttamente da falegnamerie della zona.
Per l’alimentazione è possibile iniziare la somministrazione di una miscela per riproduttori.
RIMONTA
Le pollastre stanno ormai terminando il loro allevamento e il prossimo mese, le migliori, saranno trasferite nel pollaio. Già a settembre è possibile fare le prime valutazioni sull’idoneità produttiva delle pollastre. Valutando per esempio il dorso degli animali una pollastra buona ovaiola presenta un dorso lungo e largo; una pollastra cattiva ovaiola presenta invece un dorso corto e stretto.
Da un punto di vista morfologico la conformazione di una buona pollastra corrisponde a un rettangolo dove la larghezza del corpo è superiore all’altezza.
Ulteriore indice per la scelta delle pollastre è lo sviluppo degli orecchioni, della cresta e dei bargigli che sono indice di precocità. Infine un occhio vivace è indice di rusticità.
Per quanto riguarda la loro alimentazione, a settembre, si consiglia di iniziare a somministrare una miscela per riproduttori.
In questo periodo è consigliabile sistemare il pollaio per realizzare le migliori condizioni di allevamento per le galline. È necessario che le caratteristiche del pollaio siano tali da rispettare le esigenze etologiche ed ecologiche degli animali. Per quanto riguarda la dimensione questa deve essere tale da ospitare da 3 a 5 capi al metro quadrato.
Se si allevano razze come l’Italiana, la Robusta maculata, la Rhode Island, la Sussex, Gigante nero, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 3 polli per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Se si allevano razze come la Livornese (Leghorn), Ermellinata di Rovigo, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 4 polli per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Se si allevano razze come Pepoi, Mugellese, Amburgo, ecc. la concentrazione dei capi deve essere di 5 polli per metro quadrato di superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
Il ricovero deve poi essere attrezzato con posatoi per almeno 1/3 della superficie: si consiglia che la parte posatoi sia circa la metà della superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
La restante parte deve essere ricoperta da un abbondante strato di truciolo di legno: almeno 10 – 15 cm di spessore.
Il pollaio deve quindi essere attrezzato con abbeveratoi e mangiatoie in base al numero di animali presenti. Deve comunque essere presente una rastrelliera per la distribuzione di erbe, verdure e foraggi secchi. La rastrelliera deve essere presente e utilizzabile anche quando gli animali hanno libero e costante accesso a pascolo: la sua funzione non è, infatti, alimentare ma serve come antistress naturale ed è molto efficace come prevenzione per il cannibalismo.
Per la deposizione delle uova è poi necessaria la presenza di un nido per la raccolta delle uova. A tale scopo si consiglia di realizzare un nido collettivo.
Adiacente al pollaio deve essere presente un parchetto per il pascolo degli animali adeguatamente dimensionato: ogni gallina deve avere a disposizione non meno di 10 metri quadrati di area pascolativa.
Eventualmente può essere realizzato anche un pollaio in paglia. In ogni caso fondamentale è la realizzazione di una buona lettiera permanente.
Questo è il pavimento dove gli animali si muovono, riposano, giocano e defecano. Deve essere abbondante perché deve durate per tutto il ciclo di allevamento degli animali e consentire l’assorbimento e la fermentazione delle loro deiezioni. Uno strato sufficiente è costituto da 10-15 cm di truciolo di legno e deve essere distribuito uniformemente su tutto il pavimento. Il tipo di legno da cui deriva il truciolo non è importante purché si tratti di legno naturale. Non deve, infatti, essere utilizzato truciolo derivante dalla levigatura o lavorazione di mobili, serramenti, ecc. perché potrebbe contenere residui di vernici o resine tossiche per gli animali. Il truciolo di legno può essere reperito presso i principali negozi di prodotti zootecnici oppure recuperato direttamente da falegnamerie della zona.
Per l’alimentazione è possibile iniziare la somministrazione di una miscela per riproduttori.
RIMONTA
Le pollastre stanno ormai terminando il loro allevamento e il prossimo mese, le migliori, saranno trasferite nel pollaio. Già a settembre è possibile fare le prime valutazioni sull’idoneità produttiva delle pollastre. Valutando per esempio il dorso degli animali una pollastra buona ovaiola presenta un dorso lungo e largo; una pollastra cattiva ovaiola presenta invece un dorso corto e stretto.
Da un punto di vista morfologico la conformazione di una buona pollastra corrisponde a un rettangolo dove la larghezza del corpo è superiore all’altezza.
Ulteriore indice per la scelta delle pollastre è lo sviluppo degli orecchioni, della cresta e dei bargigli che sono indice di precocità. Infine un occhio vivace è indice di rusticità.
Per quanto riguarda la loro alimentazione, a settembre, si consiglia di iniziare a somministrare una miscela per riproduttori.