La Pugliese in Veneto
La storia della zootecnia italiana attraverso i documenti
L’allevamento degli animali domestici in Italia: le principali specie allevate, le razze, il resoconto della zootecnia raccontata dalle immagini, dalle cronache e dai documenti storici.
La razza bovina Pugliese, conosciuta come “Pugliese del Veneto” era da tempo diffusa in Veneto e utilizzata principalmente come razza da lavoro.
Già agli inizi del secolo scorso la razza Pugliese del Veneto presentava alcuni difetti che la allontanavano dal tipo originario. Questo allontanamento genetico era dovuto principalmente ad espressioni degenerative causate dalla eccessiva consanguineità. Tra questi vanno ricordati l’avvallamento della spina dorsale, l’attacco difettoso delle spalle, la deficienza degli appiombi e varie espressioni di linfatismo.
La popolazione bovina di questa razza andò poi diminuita notevolmente durante il primo conflitto mondiale. Le requisizioni militari si spinsero anche a toccare l’85% dei capi presenti come accadde nel “Conselvano” allora centro di diffusione della razza.
Negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso nel vasto quadro dell’autarchia nazionale fu inserito anche il problema della produzione di carne interessando anche questa razza bovina.
Seguirono quindi diversi rinsanguamenti con soggetti di razza Romagnola portando definitivamente la razza “Pugliese del Veneto” all’estinzione e lasciando nel meridione d’Italia la stirpe originaria.
Già agli inizi del secolo scorso la razza Pugliese del Veneto presentava alcuni difetti che la allontanavano dal tipo originario. Questo allontanamento genetico era dovuto principalmente ad espressioni degenerative causate dalla eccessiva consanguineità. Tra questi vanno ricordati l’avvallamento della spina dorsale, l’attacco difettoso delle spalle, la deficienza degli appiombi e varie espressioni di linfatismo.
La popolazione bovina di questa razza andò poi diminuita notevolmente durante il primo conflitto mondiale. Le requisizioni militari si spinsero anche a toccare l’85% dei capi presenti come accadde nel “Conselvano” allora centro di diffusione della razza.
Negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso nel vasto quadro dell’autarchia nazionale fu inserito anche il problema della produzione di carne interessando anche questa razza bovina.
Seguirono quindi diversi rinsanguamenti con soggetti di razza Romagnola portando definitivamente la razza “Pugliese del Veneto” all’estinzione e lasciando nel meridione d’Italia la stirpe originaria.