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Il coniglio di Venere

Aneddoti, storie, avvenimenti fantastici, stampe, stranezze e altro ancora legato alla zootecnia domestica e al mondo animale in genere

La memoria storica, i documenti, le stampe, i modi di dire e le vicende impossibili hanno da sempre affascinato la vita degli animali domestici e selvatici. A volte alcune vicende sono vere, altre invece solo fantasiose: fanno tutte parte del curioso mondo rurale di un tempo.

Venere ferita da una spina di rosa (da un disegno di Raffaello Sanzio per la stufetta Bibbiena al Vaticano).
Roma, tiratura della metà del XVII secolo. Incisione calcografica a bulino, mm. 264x171. Rifilata, con margine bianco di 2 mm. conservato, e applicata su foglio di carta settecentesca. Quarto stato (cfr. Imolesi Pozzi, p. 67 n. 5: in basso a sinistra sulla roccia dove siede Venere il monogramma SR; in basso a destra la scritta: Gio. Marco Paluzzi Formis Romae). Secondo Antonella Imolesi Pozzi "Marco Dente un incisore ravennate nel segno di Raffaello", Ravenna, 2008, le incisioni di Dente non sono derivate da stampe del Raimondi e del Veneziano, come riteneva l'antica storiografia artistica, ma sono addirittura precedenti a queste e derivano direttamente dai bozzetti che l'Urbinate forniva ai suoi intagliatori che ne diffondevano i lavori attraverso la tecnica incisoria. Molte delle stampe del Dente si sono rivelate dei prototipi dai quali il Raimondi e il Veneziano hanno derivato i loro intagli.
Marco DENTE, da Ravenna (1493 - 1527)

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