Ecologia del coniglio
Conoscere le esigenze del coniglio in allevamento
Il coniglio per il suo carattere ansioso ed apprensivo risente fortemente dei rumori improvvisi o insoliti. Lo stress da rumore causa infatti la secrezione di notevoli quantità di adrenalina che determina disturbi fisiologici a carico dell’apparato riproduttivo, respiratorio ed altera il processo della ciecotrofia.
Situazioni di stress possono essere create anche quando lo spazio alimentazione è limitato. Gli adulti devono avere a disposizione uno spazio di circa 10 cm di mangiatoia mentre per i giovani lo spazio mangiatoia può scendere a 7-8 cm. capo. Per gruppo di animali in accrescimento-ingrasso (8-15 capi) si consiglia comunque di realizzare delle mangiatoie con 2-3 scomparti consentendo la rotazione dei periodi di alimentazione.
Per l’abbeverata un abbeveratoio (a goccia, a tazza, ecc.) è sufficiente per 8-15 capi.
Anche la quantità di luce giornaliera è un parametro importante che condiziona lo stato di benessere degli animali. In natura infatti l’attività riproduttiva ha il suo massimo nel periodo primaverile (fotoperiodo di circa 14-16 ore di luce giornaliere) mentre per quanto riguarda la restante attività il coniglio passa la maggior parte della giornata all’interno delle tane pascolando solo al mattino e al tramonto per un periodo totale di circa 8-10 ore. Nell’allevamento del coniglio quindi, al fine di sfruttare per tutti i mesi dell’anno l’attività riproduttiva, si consiglia di attivare un sistema di illuminazione artificiale tale da consentire un fotoperiodo (ore di luce nell’arco della giornata) con almeno 14 ore di luce/giorno in primavera e 16 ore in autunno inverno. L’intensità luminosa richiesta è di circa 3-4 watt per mq. Si riuscirà in questo modo a contenere l’influenza della stagione sulla fertilità delle coniglie.