Foraggi nell’alimentazione dei conigli
Innovazioni di processo per ottenere prodotti competitivi e sostenibili
Il coniglio si distingue dagli altri animali domestici per una particolarità digestiva costituita dalla ciecotrofia. Questo particolare processo digestivo gli permette di digerire l‘erba e i foraggi che non deve mai essere inferiore al 70% della razione giornaliera. Questo non è certamente un problema nel razionamento del coniglio dato che si nutre di una svariata quantità di alimenti poveri a fibra lunga la cui presenza appunto, è consigliata per facilitare la ciecotrofia.
Nell’alimentazione del coniglio l’uso improprio di cereali e proteo-oleaginose (esempio girasole e soia) manifesta importanti problemi sanitari, prevalentemente gastroenterici, che oltre a imporre un uso sempre più massiccio di farmaci causano anche elevati tassi di mortalità.
Nella razione del coniglio si consiglia quindi di utilizzare foraggi freschi o essiccati al sole in una percentuale non inferiore al 70%. La riduzione di una razione più spinta da un punto di vista proteico a favore di una formulazione con almeno il 70% di foraggi da riscontri sorprendenti. I conigli stavano bene, non manifestavano più problemi sanitari e la mortalità via via si riduce progressivamente.