Il corteggiamento nelle anatre domestiche
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In tutte le razze di anatre comuni, i sistemi di riproduzione variano dalla monogamia alla poligamia, anche se è molto frequente la formazione di legami di coppia. L'intero atto riproduttivo, inoltre, è condizionato dalla fase pre-copulatoria, in cui si svolge il corteggiamento. Quest'ultimo è caratterizzato da una precisa sequenza di segnali-risposte sincronizzate, che mettono in "sintonia" la coppia e permettono di portare a termine con successo l'accoppiamento.
La fase iniziale del corteggiamento è favorita dalla vicinanza di uno o di entrambi i partners all'acqua, come se i momenti del bagno o dell'abbeverata, fattori di benessere essenziali nella vita delle anatre, fungano da catalizzatori dell'atto riproduttivo stesso. | |
Il maschio dimostra le sue intenzioni sessuali, interrompendo le proprie attività e interessandosi a quelle della femmina, pedinandola nei suoi eventuali spostamenti e accennando nella sua direzione a caratteristici movimenti ritmati del collo che viene alternativamente allungato verso l'alto e ritratto verso il corpo più volte. | |
La risposta della femmina a questi segnali è decisiva per il proseguimento o meno delle fasi seguenti dell'accoppiamento. Infatti, se essa è disponibile sessualmente, dimostra il suo interesse interrompendo ogni sua attività e rispondendo ai primi movimenti del collo con gli stessi segnali, via via più intensi e numerosi come quelli del compagno, con il procedere dell'"intesa". Se invece la femmina non è disposta ad accettare il maschio, può dimostrare il suo disinteresse non rispondendo ai movimenti del collo o accennandoli appena; ma in ogni caso continuando nelle sue attività. Il maschio così, può rinunciare temporaneamente all'accoppiamento o può insistere inviando i segnali d'invito a brevi intervalli, fino ad ottenere la disponibilità da parte della compagna. Quando la femmina corrisponde all'approccio sessuale, all'avvicinarsi del maschio continua lo scambio dei segnali finchè una volta affiancata, essa abbassa il proprio corpo verso terra, estendendo al massimo il collo in avanti ed in basso e rimane immobile in questa posizione, o si accovaccia del tutto. Ciò consente al maschio di afferrarle col becco le penne della nuca e del collo per trattenerla e contemporaneamente o pochi secondi dopo, di salirle sul dorso. |
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Ne consegue quindi, il suo bilanciamento sul corpo della femmina, ottenuto tramite una specie di "calpestio", eseguito con le zampe sul dorso e sulle ali della compagna. | |
A questo punto la femmina solleva verso l'alto la coda, mentre il maschio abbassa la sua; dapprima esso la muove velocemente da destra a sinistra e viceversa, per trovare la giusta posizione, poi la sposta da un lato rispetto a quella della compagna e con una poderosa spinta del posteriore contro la regione cloacale di questa, porta a compimento la penetrazione. Ciò viene testimoniato dall'inarcamento del corpo del maschio che avviene contemporaneamente alla pressione impressa col posteriore, ed alla sua subitanea caduta a fianco della compagna. | |
Rialzatosi dopo pochi secondi, il maschio si allontana velocemente e può compiere uno o più giri nel recinto, tenendo il collo dapprima esteso verso il basso ed in avanti, poi sollevato in modo da mantenere la testa eretta, nello stesso tempo esso ritrae il fallo scodinzolando o meno. Di solito poi, sbatte energicamente le ali e può talvolta rimanere immobile per qualche secondo, come se fosse indifferente alle femmine, quindi inizia a riordinare il piumaggio. La femmina normalmente, appena il compagno è scivolato a terra, si rialza di scatto scuotendo le piume e sbattendo le ali, a volte vociferando; poi fa il bagno, a cui segue una accurata pulizia del piumaggio. In qualche caso, però, si è osservato che nella fase post-copulatoria, il maschio prima di riprendere le sue normali attività (pulizia, abbeverata, beccate al suolo, ecc.) si riavvicina alla stessa femmina, eseguendo ancora i caratteristici movimenti del collo, a cui la compagna risponde. In seguito il maschio può interrompere i segnali e rivolgere altrove la sua attenzione, oppure si può svolgere nel recinto una specie di inseguimento reciproco, in cui gli animali corrono qui e là per qualche minuto, sbattendo le ali e vociferando. |