I monaci Benedettini e l’inizio della selezione avicola in Europa
La storia dell’avicoltura attraverso i documenti
L’addomesticazione del pollo, originariamente uccello della giungla, risale a 6000 anni fa. Durante l’addomesticamento, attraverso la selezione massale, l’uomo allevatore selezionò i caratteri che maggiormente gli interessavano: una ridotta aggressività e una più veloce deposizione delle uova. La ridotta aggressività si selezionò quasi spontaneamente in quanto solo gli uccelli più docili si adattavano alla vita in cattività producendo più uova e quindi se ne otteneva una prole sempre meno selvatica. La maggiore produzione di uova derivò dal fatto che da subito, quelle femmine che producevano più uova avevano una prole più numerosa modificando così le caratteristiche produttive delle popolazioni primitive. Va ricordato inoltre, che la pratica di togliere le uova quotidianamente dal nido, per destinarle al consumo, aumenta la produzione delle stesse.
La selezione del pollame continuò lentamente per centinaia di anni fino a circa l’anno 1000 d.C. quando questa subì una veloce accelerazione specialmente nel continente europeo.
Un’indagine scientifica ha evidenziato come il DNA del pollo si sia modificato più velocemente proprio in questo periodo e questo a causa di modifiche culturali ed ecologiche.
Nel Medioevo infatti, intorno all’anno 1000, ha preso il via una forte pressione selettiva modificando il DNA delle popolazioni di pollame presenti fino ad allora.
Questa pressione selettiva, operata a livello massale dagli allevatori, fu determinata da pratiche religiose medioevali imposte proprio dai Monaci Benedettini. Questi cambiamenti socio-culturali furono dovuti infatti, a prescrizioni cristiane relative al digiuno e all’esclusione dei mammiferi domestici (bovini, pecore, capre, asini, ecc.) dal menu.
Polli e uova non furono limitati da questi editti religioso-alimentari, portando ad un aumento della pressione selettiva, in quanto la domanda per la loro carne e le uova era aumentata.
Le nuove regole alimentari religiose e l’aumento di urbanizzazione, privilegiarono pertanto l’allevamento del pollame che si adeguò velocemente all’aumento dei consumi dato che poteva essere tenuto in piccoli spazi.
Diversi studi hanno documentato proprio un notevole aumento nella frequenza di ritrovamento archeologici di ossa di pollo tra il IX e XII secolo d.C. così come uno spostamento verso l’allevamento di galline adulte, presumibilmente per aumentare la produzione di uova.
In ultima analisi la significativa intensificazione delle produzioni di pollo e uova, e la conseguente pressione selettiva, è collegata a pratiche di digiuno cristiano, diffusesi con l’Ordine monastico Benedettino, che cancellò il consumo di carne di mammiferi domestici (bovini, pecore, capre, asini, ecc.) durante i periodi di digiuno, escludendo uccelli e uova dalle restrizioni. Queste regole alimentari sono state adottate in tutta Europa e applicate a tutti i segmenti della società intorno al 1000 d.C.
Monastero
Pollaio medioevale