L’abbeverata del maiale
Innovazioni di processo per ottenere prodotti competitivi e sostenibili
L'acqua è sicuramente tra le principali materie prime necessarie per l'alimentazione degli esseri viventi. nel caso del maiale il fabbisogno di acqua di abbeverata dipende dalla fase di allevamento e dal peso degli animali. In genere l’acqua necessaria viene valutata attorno al 10% del peso. Più in particolare il consumo giornaliero è: 5 litri fino a 25 kg di peso; 5-7 litri da 25 a 50 kg; 10 litri da 50 a 100 kg; 15 litri d’acqua sopra i 100 kg di peso; 20-50 litri per le femmine in lattazione.
Spreco dell’acqua
L'acqua utilizzata dai maiali viene sprecata in proporzione variabile e in funzione del tipo di abbeveratoio messo a loro disposizione. In generale gli abbeveratoi automatici per suini disponibili in commercio possono essere riuniti in tre gruppi principali: con la ciotola, a tettarella e con bottone a pressione.
Gli abbeveratoi a ciotola sono costituiti da un recipiente in cui si raccoglie l'acqua e da una paletta su cui l'animale appoggia il grugno. Il riempimento è assicurato in certi casi da un sistema a livello costante. A scelta gli apparecchi possono disporre di un piccolo serbatoio d'acqua per agevolare le operazioni di pulitura della ciotola: queste sono necessarie per evitare la crescita di vere e proprie brodocolture conseguente alla formazione di sporco e ristagno d'acqua nel recipiente. Per le scrofe il recipiente dovrà essere ad un'altezza di 7,5-10 cm. e con un contenuto in acqua di 2,5 cm.
Gli abbeveratoi a tettarella si caratterizzano per l'assenza della ciotola. Il maiale beve spingendo o mordendo una valvola con arrivo dell'acqua direttamente in bocca. l'apprendimento della manualità però non è facile.
L'abbeveratoio con bottone a pressione è una via di mezzo tra i precedenti. l'animale usa una valvola a pressione e l'acqua defluisce nel recipiente sottostante.
L'abbeveratoio a sifone per suinetti è costituito da un recipiente posto a terra e l'acqua vi arriva da un serbatoio tramite un sistema a livello costante. La bevanda è pertanto a temperatura ambiente e può essere integrata a seconda dei fabbisogni con soluzioni zuccherine o medicamentose o con latte artificiale.
L'abbeveratoio a cannuccia, più raramente usato, è semplice: gli animali si abbeverano succhiando un tubo in cui l'acqua è a livello costante. Queste cannucce, inclinate di 30°-40°, sono collegate a un serbatoio riempito, a seconda dei casi, attraverso un sistema a galleggiante. Durante l'indispensabile periodo di apprendimento, l'acqua viene fatta gorgogliare liberamente dalle cannucce ed è necessaria una sorveglianza continua degli animali perché alcuni non se ne serviranno mai.
Le perdite di acqua possono andare dall'5-6% dell'abbeveratoio a ciotola al 12-25% in quelli privi di recipiente. È stato visto che tutto ciò che stimola l'animale a giocare con l'apparecchio (palette, aste, parti mobili, rumore dell'acqua, ecc.) può aumentare lo spreco. È necessario un abbeveratoio per box e quindi anche per 10-15 capi. L'abbeveratoio deve essere collocato contro un muro a 15 cm. dall'angolo. Un abbeveratoio a tettarella forma un angolo di 90° o 45° con il muro, l'altezza ideale è quella che porta l'animale ad allungare il collo per raggiungere il dispositivo che, per questo motivo, dovrà essere regolabile.
Con l'abbeveratoio a ciotola, il maiale per poter immergere facilmente alla gola per bere il fondo deve trovarsi ad un'altezza di 10-30 cm. dal suolo. Se il recipiente è troppo alto il suino si appoggia sulla paletta bloccando la ciotola sotto alla gola per bere: così si irrita e versa fuori l'acqua. Al contrario se l'abbeveratoio è troppo basso e non protetto da un coperchio, può facilmente sporcarsi con le deiezioni.
La portata degli abbeveratoi deve essere di 0,5 litri/minuto allo svezzamento; 0,7 l/min all'ingrasso; 1-1,2 l/min per scrofe in calore e gravide; 1,5 l/min per scrofe in lattazione. Il suino beve specialmente al momento del pasto.
Nel disegno l’abbeverata è collocata al punto 5