Maniero medievale
L’agricoltura e la zootecnia nella storia
Il maniero era l’abitazione di un feudatario, utilizzata occasionalmente, quando il signore andava a visitare/controllare i suoi possedimenti. A volte veniva nominato un amministratore o siniscalco per controllare e gestire la proprietà signorile.
Anche se non sempre venivano dotati di possenti fortificazioni come in un castello, molti manieri erano comunque fortificati almeno in parte: erano racchiusi all'interno di mura o circondati da un fossato superato da un ponte levatoio. Nei pressi del maniero o dentro di esso, vi era poi spesso collocata anche la fattoria con i magazzini e tutte le costruzioni necessarie alla manutenzione (come stalle, maniscalcheria, ecc.). Nell'illustrazione si possono notre pecore, polli e colombi.
Organizzati per la difesa soprattutto contro i ladri e razziatori, i manieri erano spesso dotati di piccole portinerie e torri, ma non erano forniti di torri di grandi dimensioni o facciate alte, in modo da resistere ad un assedio. La caratteristica principale del maniero era la sua grande sala, alla quale vennero poi annessi appartamenti, quando il venire meno delle guerre feudali, consentì lo svolgersi di una vita familiare più pacifica.
Dall'inizio del XVI secolo, i manieri ed i piccoli castelli iniziarono ad acquisire le caratteristiche e le comodità delle residenze di campagna dei gentiluomini. Queste trasformazioni del tardo XVI secolo diedero luogo alla nascita di piccoli castelli rinascimentali in Francia e di casa di campagna in stile elisabettiano e giacobita in Inghilterra.