La suinicoltura nel Veneto, in Friuli, nella Venezia Giulia e Tridentina agli inizi del secolo scorso
La storia della zootecnia italiana attraverso i documenti
L’allevamento degli animali domestici in Italia: le principali specie allevate, le razze, il resoconto della zootecnia raccontata dalle immagini, dalle cronache e dai documenti storici.
Un tempo nel Veneto erano diffuse la razza Lombarda, soprattutto la sua varietà Bergamasca-Bresciana, e la razza Romagnola. In Friuli si allevava poi la cosiddetta Friulana, razza rustica, di facile ingrassamento sia al pascolo che al porcile, la quale aveva molta affinità con i maiali Stiriani e Croati. Attualmente il sangue Yorkshire ha preso il sopravvento su tutte queste razze autoctone.
Nella Venezia Giulia e Tridentina ancora numerosi sono i maiali appartenenti, con tutta probabilità, alle razze Striana e Croata.
Si accusano soprattutto le razze inglesi di dar troppo grasso, di essere poco feconde, di mancare di rusticità, di essere esigenti in fatto di alimenti, ecc.
Nel Goriziano aveva dato buona prova, prima della guerra (1915/18), il maiale tedesco ingentilito, sia allevato puro che incrociato con la razza locale Friulana.
Con quest’ultima ha costituito una popolazione a caratteri fissi e dotata di notevoli pregi.
Nel 1918 i suini nel Veneto si contavano 169.075 suini, fatta eccezione delle provincie di Udine, Treviso e Belluno, totalmente o in parte invase ancora dal nemico all’epoca del censimento.