La razza Cappuccia in Toscana agli inizi del secolo scorso
La storia della zootecnia italiana attraverso i documenti
Maiali di razza Cappuccia erano allevati, agli inizi del secolo scorso, in tutta la Toscana. Erano conosciuti anche con il nome di maiali Chianina e Casentinese. Questa razza si è originata nel Casentino, in provincia di Arezzo, da dove si è poi diffusa nelle valli e colline circostanti. Alcuni la chiamavano anche Cappuccia d’Anghiari forse perché Anghiari era il paese dove si svolgevano i principali mercati suini dell’alta Valle del Tevere e degli esportatori che acquistavano su larga scala i maiali.
Questa razza poteva considerarsi un soggetto intermedio tra il tipo romanico e asiatico. Ha il muso di mezza lunghezza, la fronte ampia, le orecchie larghe alla base, lunghe e portate in avanti e in basso. È un po’ più alta sulle gambe, cella cinta e forse anche un po’ più angolosa. Manca di visceri (asciutta di pancia) l’attacco della coda è basso e il posteriore è un po’ deficiente. Il pelame è di color grigio ardesia con setole un po’ grossolane e discretamente forti.
Normalmente il mantello presenta due o quattro balzane a volte assai prolungate macchie bianche alle orecchie e al muso e che possono estendersi a tutta la testa e persino a una parte del collo. Praticamente la pigmentazione non è regolare come nella Cinta. Non mancano però gli arti completamente neri.
Discretamente prolifica e buona produttrice di latte, ingrassa bene e facilmente. È inoltre una buona pascolatrice che utilizza bene i prodotti del bosco. Il peso medio delle scrofe adulte è di 160-170 kg.
Anche questa razza è stata incrociata con maschi di razza Large White. Da questo incrocio si ottengono maiali con mantello irregolarmente pigmentato. Normalmente è a fondo bianco con macchie grigie o nere variamente distribuite. Si possono presentare anche soggetti metà bianchi e metà grigi. In questi casi il bianco si trova nella parte anteriore del maiale e presenta piccole macchie grigie e nere. Sulla parte posteriore, nera, si hanno macchie bianche. Questi meticci sono venduti come lattonzoli o magroni sui mercati di Toscana e alta Italia.
Questa razza è quindi molto simile alla Cinta a parte la maggiore mole e precocità.