I polli del piacentino
La storia dell’avicoltura italiana attraverso i documenti
Le origini di Castell’Arquato risalgono all’epoca romana augustea, tempo in cui era capoluogo di un distretto agricolo assegnato alla VIII Legione e difeso da un Castrum, che attesta la sua particolare posizione geografica.
Si vuole che il suo nome derivi da Caio Torquato che lo presidiò, mutato poi in Castro Arquato. Le invasioni barbariche che seguirono la caduta dell’Impero Romano non lo risparmiarono. Dal buio di quel periodo emerge verso l’anno 750 la figura di un potente signore locale, di probabili origini longobarde, chiamato dagli storici Magno. Questi diede una struttura urbanistica al borgo, edificò case in pietra e coppie costruzioni religiose tra cui la Collegiata dedicata a Maria Assunta.
All’interno si trova la Pala d’altare o “polittico” di stile gotico e di scuola lombarda-emiliana, risalente al XV secolo, raffigurante la Madonna con Bambino e Santi.
Nel centro la Madonna con il Bambino benedicente. Più in alto, sempre al centro, nella cuspide maggiore una piccola pietà. Nel mezzo il crocifisso, ai lati la Vergine, San Giovanni e la Maddalena inginocchiata. Lateralmente sono raffigurati dei Santi.
In alto, sulla sinistra, sono raffigurati due galli bianchi probabilmente raffiguranti la popolazione locale di pollame.