Coniglio di montagna: alimentazione invernale maschi riproduttori e femmine gestanti
Tecniche d'allevamento legate al territorio e alle tradizioni
Negli anni ’40 del secolo scorso, la Stazione Sperimentale Alpina di Salice d’Ulzio (metri 1865 s.l.m.), ha elaborato un metodo d’allevamento per il coniglio di montagna che permetteva di ottenere buoni risultati anche a quote superiori ai 1500 m.s.l.m.
In base a questo metodo nel periodo invernale (da novembre a marzo-aprile) l’alimentazione dei maschi riproduttori e femmine gestanti era la seguente:
Verdura: grammi 600-800;
Avena oppure orzo rammolliti: 30 grammi;
Rametti verdi o arbusti: a volontà.