BIOdiversità agraria - ZOOtecnia biologica - TECnologie per un’agricoltura sostenibile

Gli ovili del Crau

La storia dell’agricoltura e della zootecnia attraverso i disegni

Ricostruzione dei paesaggi agricoli, delle fattorie, dei pascoli e della gestione degli animali domestici e selvatici.

Quando Roma dominava la Gallia a est di Arles si estende una vasta pianura arida ricoperta a perdita d’occhio di ciottoli e punteggiata di asfodeli. I suoi pascoli desolati, chiamati coussol (“percorso” in latino medioevale), formavano il delta della fiume Durance. La piana, costellata da enormi ovili costruiti con sassi della steppa arida della Francia o Crau, da marzo a maggio era meta di 100.000 pecore che andavano a pascolare. A maggio cominciava la transumanza: il bestiame era condotto agli alpeggi, dove trascorreva gran parte dell’estate.

Fiume Durane

Al tempo del dominio romano in Gallia

 

Gli asfodeli amano i prati soleggiati e sono invadenti nei terreni montuosi con rocce affioranti e nei terreni soggetti a pascolo eccessivo, perché le loro foglie al contrario di altre piante erbacee si rigenerano in continuazione anche se vengono mangiate dalle pecore.
Il seme viene espulso ancora attivo con le deiezioni e questo costituisce il motivo principale di propagazione fitta delle piante nelle aree dove è praticato il pascolo. Lo stelo del fiore secco raccolto in estate è un buon combustibile di iniezione per accendere il camino o le stufe a legna.

Gli ovili del Crau