Modo di conservare le uova per l’inverno
La storia dell’avicoltura italiana attraverso i documenti
Un Reverendo Pievano era un sacerdote che occupava una posizione con i diritti parrocchiali (pieve, chiesa parrocchiale o beneficio). Di regola era un sacerdote secolare, quindi, a differenza dei chierici che servivano un monastero o un governo e dipendevano da loro, era soggetto al vescovo locale. Questi sacerdoti, come altri religiosi, si occupavano anche di problemi legati alla vita quotidiana e anche a questioni agrarie.
Nel Lombardo-Veneto, un Reverendo Pievano così descriveva il miglior modo per conservare le uova da destinare alla cucina nella stagione invernale.
Raccontava che era necessario raccogliere le uova appena deposte e sistemarle perpendicolarmente con la punta in giù. A questo scopo doveva essere utilizzata una cassa con il fondo forato da cerchi che permettevano alle uova una tale posizione verticale. Le casse, continua il reverendo, poteva essere lunga un braccio (circa 60 cm) da un lato e mezzo dall’altro. Queste casse piene di uova potevano essere sistemante una sopra l’altra. Questa operazione deve essere fatta da metà agosto a tutto settembre. La temperatura necessaria è quella di un locale per la conservazione della frutta come ad esempio una cantina.
Il Rev. Pievano spiegava questo metodo mentre, nel mese di gennaio, offriva bellissime uova fresche per colazione.
Naturalmente non ci assumiamo nessuna responsabilità sanitaria su quanto sopra trascritto e tratto da Annali d’Agricoltura di quasi due secoli fa.