Allevamento tradizionale della scrofa a marzo
Innovazioni di processo per ottenere prodotti competitivi e sostenibili
Negli allevamenti di suini condotti con metodo tradizionale, a fine marzo, si possono osservare i parti primaverili. Dopo tre mesi, tre settimane e tre giorni dall’accoppiamento (114 giorni) di norma la scrofa dà alla luce 8-10 suinetti. Il parto non richiede una particolare sorveglianza.
Una due settimane prima del parto la scrofa deve essere sistemata in un recinto attrezzato con un’arca per il parto. Si consiglia di disporre di un box di circa m. 3 x 3 ricoperto con abbondante lettiera. Il parto non richiede una speciale sorveglianza anche perché la scrofa non accetta di buon grado la nostra presenza. Se le scrofe partoriscono all’interno di ricoveri chiusi è necessario proteggere i piccoli da eventuali schiacciamenti sistemando, lungo i bordi del box, un riparo costituito da una trave in legno sistemata a circa 30 cm dal pavimento e dal muro.
Tre, quattro giorni prima del parto si consiglia di ridurre di molto la quantità di cereali della miscela, sostituendoli con cruscami per liberare l’intestino dell’animale, onde facilitare il parto ed evitare l’infiammazione delle mammelle.
Avvicinandosi il momento del parto noterete che la scrofa cerca di farsi il nido utilizzando la lettiera. Quando la scrofa ha terminato di farsi il nido, mancano uno o due giorni al parto. Quando invece all’estremità dei capezzoli compaiono delle gocce di colostro (il primo latte), mancano circa 10-15 ore.
Da questo momento si sospende l’alimentazione e si lascia la scrofa nella massima tranquillità. In genere nella giornata seguente al parto la scrofa non ha fame ma sete ed è pertanto necessario fornirle acqua fresca a sufficienza.
Dopo poche settimane i suinetti seguono la madre nel prato e si preparano a concludere lo svezzamento che avviene verso fine maggio.
