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Le faraone dell’Imperatore Onorio

Aneddoti, storie, avvenimenti fantastici, stampe, stranezze e altro ancora legato alla zootecnia domestica e al mondo animale in genere

La memoria storica, i documenti, le stampe, i modi di dire e le vicende impossibili hanno da sempre affascinato la vita degli animali domestici e selvatici. A volte alcune vicende sono vere, altre invece solo fantasiose: fanno tutte parte del curioso mondo rurale di un tempo.

Notare la “perlatura” delle penne

Flavio Onorio (Costantinopoli, 9 settembre 384 – Ravenna, 15 agosto 423) è stato un Imperatore romano dalla morte del padre Teodosio I (395) alla propria. Ricevette il titolo di augusto già nel 393.
È noto soprattutto per il fallimento della trattativa con il visigoto Alarico, che tenne in assedio Roma, il quale si era offerto di diventare generale dell'Impero Romano d'Occidente; vistosi negato l'incarico, Alarico saccheggiò Roma dal 24 agosto al 27 agosto 410.
Definito "l'imperatore indifferente" dimostrò tutta la sua inettitudine nell'amministrare l'impero, insofferente dinanzi a invasioni, rivolte e perdite di alcune province.
Lo storico di lingua greca Procopio in “La storia delle guerre” racconta un aneddoto riguardo l'imperatore Onorio, affermando che egli amasse trascorrere le giornate dando da mangiare e prendendosi cura delle proprie “animali da cortile” che giravano liberamente per il palazzo. Procopio aggiunge che quando un messaggero gli portò la notizia che Roma era caduta, Onorio rispose: «Ma come, se ha beccato dalla mia mano solo poco fa!», alludendo alla sua gallina preferita, da lui battezzata Roma.

Olio su tela (Art Gallery of South Australia) di John William Waterhouse dal titolo “I favoriti dell'imperatore Onorio”, 1883 circa.

Le faraone dell’Imperatore Onorio