La Pollicoltura Italiana
L’iniziativa di pubblicare, per la prima volta in Italia, l’annuario generale per le attività produttive agricole industriali e commerciali riguardanti la pollicoltura italiana, quando fu resa nota, ebbe ripercussioni diverse e contrastanti negli ambienti interessati.
Convinzione, piuttosto diffusa, dell’impossibilità di realizzarlo per la disorganizzazione dei pollicoltori, i cui nomi errano quasi sconosciuti agli organi pubblici stessi e persino alle associazioni avicole nelle rispettive provincie di competenza e per il particolare temperamento dei pollicoltori, di accentuata diffidenza verso chiunque si spinga a guardare nella loro attività.
Accoglienza favorevole ed entusiastica negli organi pubblici centrali ai quali sono affidate le sorti della pollicoltura, nella Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana e nella Federazione Avicola Nazionale, alle quali si associarono l’Unione Italiana delle Camere di Commercio, la F.A.O., l’A.S.S.A.L.Z.O.O., la A.I.S.P.A. Un complesso di così autorevoli adesioni che ci convinsero di non avere esitazioni a realizzarlo.
Convinzione, piuttosto diffusa, dell’impossibilità di realizzarlo per la disorganizzazione dei pollicoltori, i cui nomi errano quasi sconosciuti agli organi pubblici stessi e persino alle associazioni avicole nelle rispettive provincie di competenza e per il particolare temperamento dei pollicoltori, di accentuata diffidenza verso chiunque si spinga a guardare nella loro attività.
Accoglienza favorevole ed entusiastica negli organi pubblici centrali ai quali sono affidate le sorti della pollicoltura, nella Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana e nella Federazione Avicola Nazionale, alle quali si associarono l’Unione Italiana delle Camere di Commercio, la F.A.O., l’A.S.S.A.L.Z.O.O., la A.I.S.P.A. Un complesso di così autorevoli adesioni che ci convinsero di non avere esitazioni a realizzarlo.
Anonimo
1957